venerdì 13 novembre 2015

Barba Blù di Nicola Cinquetti e Alessandra Cimatoribus

Vi parlerò oggi di una delle fiabe più macabre e cruente, quella di Barbablù, riscritta da Nicola Cinquetti e illustrata da Alessandra Cimatoribus.

Sopra: La copertina della fiaba di Barbablù riscritta da Cinquetti e illustrata dalla Cimatoribus e pubblicata dalle edizioni Arka.

Appena aperto il libro, nella controguardia e il foglio di guardia, possiamo vedere come Barbablù e la protagonista della fiaba siano immediatamente rappresentati legati attraverso un filo a cui è appesa la famosa chiave della storia.

Sopra: La barba di Barbablù e il dito della protagonista legati dal filo a cui è appesa la chiave che cambierà il destino di entrambi. Interessante anche la presenza dei semi di soffioni dal lato della ragazza.

L'antagonista/protagonista ci viene subito presentato mettendo in risalto la sua lunga barba (blu come il mare d'inverno) che, come recita il testo, "appariva agli occhi della gente sempre più inquietante e misteriosa". All'interno di quest'ultima di possono infatti notare dei volti umani sofferenti.

Sopra: Nella barba di Barbablù, associata al mare d'inverno che è infatti presente nell'illustrazione (più a destra, anche se qui non si vede), possiamo vedere i volti sofferenti delle moglie uccise.

Barbablù è, nella fiaba, l'uomo maturo che cerca in moglie una ragazza giovane e in cambio le offre doni e ricchezze materiali, in quanto non potrebbe donarle un sentimento sincero. Egli mette gli occhi su due giovani fanciulle, decidendo che una di loro sarebbe diventata la sua sposa e cerca di conquistarle offrendo loro doni, banchetti, feste, balli e mille altri divertimenti. Alla fine la sorella più giovane accetta di andare in sposa all'uomo, ubriacata da tanta allegria.

Sopra: La festa organizzata da Barbablù per conquistare una delle ragazze, da notare come la sua barba si avvolga intorno a un piedino della sorella più giovane offrendole l'anello di fidanzamento. Quest'ultima gli sorride con sguardo sognante, mentre l'altra lo guarda male e con aria sospettosa.

Qualche settimana dopo l'uomo deve partire per un viaggio d'affari consegnando alla moglie le chiavi della casa e proibendole di aprire la porta della stanza in fondo al corridoio, avvertendola che altrimenti non avrebbe saputo difenderla dalla sua rabbia. Fate attenzione all'abito della protagonista che, come nell'immagine precedente, ha disegnate sopra delle rose bianche, simbolo di purezza, innocenza e bellezza. 

Sopra: Barbablù sta per partire per il viaggio, consegnando le chiavi della casa alla giovane moglie. Da osservare come, nell'illustrazione, la ragazza sia intenta a guardare le chiavi mentre il marito l'abbraccia, mentre quest'ultimo, a sua volta, guarda lei. Nella scena, sopra i due, è presente anche un corvo, che come ricordo preannuncia solitamente sventura e morte. 

Come tutti sappiamo la fanciulla non riuscirà a rispettare la promessa ed entrerà nella famosa stanza proibita facendo una scoperta sconvolgente: vede i corpi delle precedenti moglie di Barbablù uccise. Per la paura la chiave le cade a terra sporcandosi di sangue che non riuscirà a lavare via in alcun modo.

Sopra: Negli occhi dell protagonista possiamo leggere il terrore della scoperta e vedere, al contempo, il riflesso di ciò che sta guardando e che tanto lo spaventa: i corpi delle mogli di Barbablù uccise. In questa scena la testa della giovane viene disegnata molto grande, fino a riempire quasi tutto il foglio e risultando perfino sproporzionata rispetto al corpo.

Quando il marito rientra dal viaggio non ci mette molto a scoprire che la giovane gli ha disubbidito, sebbene quest'ultima avesse cercato di nascondergli la piccola chiave sporca di sangue. Da notare come le rose bianche sul vestito di ques'ultima stiano volando via, sostituendosi a dei soffioni simbolo di giovinezza e fugacità, possono rappresentare anche la vita stessa, soggetta a  continui cambiamenti. Infine, alla finestra è affacciato un corvo che osserva la scena.

Sopra: Barbablù, disegnato di enormi dimensioni rispetto alla protagonista, tanto da uscire quasi tutto dalle pagine del libro, sgrida violentemente la ragazza che, afflitta, gli consegna la chiave macchiata di sangue. 

Nell'immagine successiva vediamo l'uomo prendere il viso della ragazza per costringerla a guardarlo negli occhi, mentre lei gli confessa la verità. Barbablù ci viene mostrato sempre di grandi dimensioni, mentre sovrasta col suo corpo la moglie, la quale ha una uno sguardo terrorizzato tanto che una lacrima le sta solcando il volto. In questa scena i semi dei soffioni sul vestito della giovane, comparsi nel disegno precedente, stanno volando via. Quando accade ciò vuol dire che la pianta che ha generato i semi sta per morire, essendo ormai arrivata alla fine del suo ciclo, dopotutto il soffione indica anche la fugacità del tempo e della vita, in questo caso sta per avvenire un cambiamento.
Nelle immagini successive, quelle in cui la ragazza chiede a Barbablù un po' di tempo per pregare in camera sua e nel frattempo chiama la sorella per sapere se i loro fratelli la stanno venendo in aiuto, si vedono i semi dei soffioni sull'abito volare via in sempre maggior quantità. Intanto il corvo della scena precedente si è alzato in volo mentre continua a osservare la scena.

Sopra: La barba di Barbablù si riversa sulle scale come un fiume mentre si avvolge intorno alla caviglia della fanciulla. I semi di soffione sull'abito della giovane stanno, mano a mano, volando via sempre di più.

Finalmente, dopo una estenuante attesa (anche per il lettore), i due fratelli giungono al castello e salvano la ragazza giusto in tempo, uccidendo l'antagonista. Nel frattempo i soffioni sull'abito della ex sposa hanno perso ormai tutti i loro semi. Il soffione è anche simbolo di libertà e di rinascita, infatti, perdendo le proprie sementi, egli si rigenera e può ricominciare a vivere.

 Sopra: Barbablù è stato finalmente ucciso e la sua lunga barba ha perso il suo colore caratteristico. Nel lato sinistro del foglio possiamo vedere delle piume nere, quasi certamente quelle del corvo, cadere giù. Da notare come l'ambiente interno del palazzo abbia colori scuri, freddi ed opachi, mentre l'esterno, dove si trovano i quattro fratelli, abbia invece colori caldi e brillanti, molto gioiosi.

Alla fine la giovane eredita tutti gli averi del marito morto e dona, per gratitudine, una parte delle sue ricchezze alla sorella, che si sposerà con un gentiluomo, e agli altri 2 fratelli. Anche la nostra protagonista ha il suo, quasi, lieto fine in quanto si risposerà di nuovo con un giovane nobile e buono che l'aiuterà a cancellare i ricordi più dolorosi, tuttavia l'esperienza con Barbablù non è del tutto eliminata, tanto che il libro termina con questa frase: "Qualche sera, quando il sole si spegneva sull'erba silenziosa, si sentiva quasi felice".
Infatti, quando una persona vive un'esperienza traumatica, non può scordare del tutto quanto le è accaduto, ma deve imparare a conviverci andando avanti con la propria vita e cercando di essere felice, per quanto possibile.
Questo finale, quindi, si potrebbe definire un po' dolceamaro, sicuramente differente e decisamente più realistico rispetto a quelli delle altre fiabe che finiscono solitamente con un "e vissero tutti felici e contenti".

Sopra: La protagonista in compagnia del nuovo sposo e con un nuovo abito adornato da delle calle, che nel linguaggio dei fiori simboleggiano la purezza e l'inizio di una nuova vita. Al posto del corvo ora c'è una colomba

Sopra: Particolare dell'angolo sinistro del foglio, dove possiamo vedere una ciocca della barba dell'antagonista avvolta attorno la caviglia della giovane, segno che il ricordo di Barbablù non è sparito del tutto.

Lo stile dell'Alessandra Cimatoribus è molto particolare e inconfondibile, con un'attenta cura dei particolari (ad esempio i fiori sul vestito), dei colori, delle espressioni e delle prospettive. Ha inoltre un tratto allo stesso tempo deciso e delicato che riesce a trasmettere molto a chi osserva e capace di trovare soluzioni innovative e uniche, come ad esempio il modo in cui rappresenta la barba di Barbablù: lunga, grande e che sembra dotata di vita propria. Trovo che questa interpretazione della fiaba di Barbablù sia una delle migliori in circolazione.

Per quanto riguarda l'edizione italiana il libro è stato pubblicato dalla Arka nel 2009, ha 32 pagine, un'altezza di 31,5 cm e una lunghezza di 22,5 cm e il costo è di 15 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

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