lunedì 20 giugno 2016

La mia giungla di Antoine Guilloppé

Nell'opera "La mia giungla" l'autore Antoine Guilloppé utilizza la tecnica del paper cutting, che aveva già sfruttato nelle sue opere precedenti: "Pleine lune" (del 2010, non pubblicato in italiano) e "Pieno sole" ( in originale "Pleine soleil", pubblicato nel 2011 e l'anno successivo in italiano), dimostrando (insieme comunque ad altri autori) come questa tecnica possa essere sfruttata per ottenere effetti davvero unici e interessanti.

Sopra: Sebbene da questa immagine non si capisca, in realtà anche la sovracopertina di quest'opera è stata intagliata con la tecnica del paper cutting. Infatti le foglie della vegetazione che nascondono l'animale misterioso, di cui scopriremo l'identità a fine libro, sono state intagliate direttamente nella carta della sovracopertina. 

La storia alla base del libro è molto semplice: il lettore seguirà, pagina dopo pagina, un misterioso animale, che fin dall'inizio si dichiara essere "il signore della giungla", attraverso le pagine che riportano l'ambiente, appunto, della giungla. La bestia svelerà la sua identità solamente alla fine, anche se in realtà il lettore, almeno uno adulto, l'avrà intuita ben prima, tanto che comunque anche il libro stesso dà dei "suggerimenti": basta vedere ad esempio la copertina.
I testi sono minimali, composti da una frase semplice (cioè frasi in cui è presente un solo verbo, ma che contengono anche dei complementi) per pagina, ma è giusto così, in quanto le parti scritte, per quanto importanti, sono un accompagnamento, mentre il vero tesoro sono le illustrazioni e le silhouette realizzate col paper cutting.
I testi sono tutte frasi che il narratore interno (la suddetta bestia) dice rivolgendosi direttamente al lettore, infatti questo animale misterioso ci guiderà all'interno del suo ambiente facendoci conoscere diversi altri abitanti di questo luogo, fornendoci, al ogni pagina, una propria caratteristica e un indizio su di sé:
"Sono il signore della giungla.
Qui dentro mi conoscono tutti.
So sempre quel che succede.
Non c'è cosa che mi sfugga…"
Come potete vedere dalla breve parte del testo che ho preso dalle pagine iniziali, esso è composto quasi interamente da frasi semplici e molto brevi (ci sono infatti un paio di eccezioni verso la fine), come vi avevo già detto.
Queste seguono inoltre una struttura ben precisa: sulla facciata di sinistra compare la frase iniziale, a cui viene poi aggiunta, nella facciata a destra, un'altra frase semplice che si ricollega alla precedente e che la rende più completa, sebbene siano sinteticamente indipendenti l'una dall'altra (ogni frase si regge autonomamente, tanto che alla fine di ciascuna è presente i punto):
"Il canto degli uccelli accompagna i miei passi.
Basta un cenno e tutti fanno silenzio."
Solitamente il testo è presente nelle pagine normali, tuttavia in qualche caso compare anche in quelle intagliate.
Naturalmente i testi e la parte grafica sono affiancati in maniera coerente, cioè, le immagini riprodotte nelle pagine accanto a quelle coi testi riprendono ciò di cui parlano le frasi. Per cui, se nel testo si parla di uccelli, nella pagina accanto sono rappresentati degli uccelli, se si parla di serpenti, accanto sarà raffigurato un serpente ecc...

  
Sopra: Nella riga di testo in basso nella pagina a sinistra c'è scritto "Il canto degli uccelli accompagna i miei passi", così nella pagina a destra sono stati appunto intagliati dei tucani, uccelli che vivono solitamente nella giungla. Al di sotto di essi possiamo intravedere la pagina bianca sottostante e alcuni uccelli colorai che vi sono stati disegnati. La facciata coi tucani è inoltre l'unica pagina intagliata in cui alcuni elementi sono stati colorati, infatti tutte le altre sono o completamente nere o completamente bianche.

Passiamo ora a parlare della parte grafica, la parte più interessante di quest'opera.
Intanto, in questo libro, le pagine normali e quelle intagliate si susseguono con un ordine preciso: come avevo già detto, le facciate a sinistra e a destra sono quelle in cui in ciascuna sono presenti le frasi del testo, e in mezzo a queste pagine ce n'è una intagliata con la tecnica del paper cutting. Le pagine si alternano quindi in questo modo: pagina normale, intaglia, normale, intagliata ….
Anche l'uso dei colori è molto interessante, infatti le tinte scelte per quest'opera sono poche: il nero e il bianco principalmente, anche se una pagina è stata realizzata anche col verde scuro, e nell'ultima, in cui ci viene mostrato l'animale misterioso, lo sfondo è interamente rosso (anche se la bestia è sempre in bianco e nero).
Oltre a questi colori predominanti, nelle pagine non intagliate (con un'eccezione, in quanto in una facciata intagliata saranno presenti anche un paio di particolari colorati) sono presenti alcuni piccoli elementi colorati con tinte accese (rosso, giallo, azzurro, blu, verde, viola, arancione, fucsia).
I colori sono stesi in maniera uniforme e piatta, senza alcuna sfumatura o ombreggiature, infatti anche gli stessi elementi colorati sono delle semplici silhouette; anzi, le scene rappresentate tramite il paper cutting risultano molto più dettagliate e complesse rispetto alla semplicità degli elementi mostrati nelle pagine normali.

  
Sopra: Nella foto a sinistra vediamo la pagina nera, finemente cesellata, mostrare un paesaggio ricchissimo di particolari; l'immagine a destra, cioè la pagina sottostante alla precedente, è bianca con delle silhouette colorate che rappresentano degli aironi. Come possiamo vedere quest'ultima pagina è molto più semplice e minimale rispetto a quella intagliata col paper cutting.

Le pagine normali seguono inoltre un'alternanza nero-bianco, per cui se quella a sinistra è nera quella a destra sarà bianca, anche se nella facciata nera compariranno degli elementi bianchi realizzati tramite la tecnica delle silhouette, e viceversa per quella bianca, in cui, nella maggioranza dei casi, compaiono comunque anche silhouette colorate. L'alternanza nero-bianco è seguita anche dalle pagine intagliate, che come vi ho già detto sono poste sempre in mezzo a due normali, risultando così essere da un lato di colore nero e dall'altro bianche.
In questo modo ne risulta un effetto particolare: infatti, la facciata normale a sinistra sarà nera e quella intagliata a destra sarà sempre nera, ma lo sfondo di quest'ultima, che si vedrà attraverso gli spazi vuoti del foglio intagliato, sarà bianco, poiché la pagina sottostante è di questo colore. Naturalmente, girando pagina l'effetto che si otterrà sarà lo stesso, ma al contrario: pagina intagliata bianca a sinistra con sfondo nero sottostante che si intravede dalle trame della carta, e pagina bianca intera a destra. In questo modo, anche se la pagina intagliata, posta al centro della altre due, è la stessa, il fatto di girarla e che cambi colore la rende comunque differente da prima (cioè dalla prima volta in cui l'abbaino vista): infatti se prima era a destra nera su sfondo bianco, poi passerà a sinistra diventando bianca su sfondo nero.

  
Sopra: Come potete vedere, nell'immagine a sinistra sia la pagina normale che quella in cui è stata intagliata la figura del serpente sono nere (e nella facciata nera a sinistra compaiono anche silhouette bianche di liane), inoltre attraverso quest'ultima si può intravedere la pagina sottostante, che è invece bianca, con alcuni degli elementi colorati (delle farfalle). Girando la pagina col serpente, nella foto a destra, quest'ultima diventa invece bianca su sfondo nero, mentre nella facciata a destra si possono ora vedere tutti gli elementi colorati, più alcuni di scuri nel lato all'estrema destra.

Questo piccolo escamotage, che ho visto usare anche da altri autori in altri libri che utilizzavano molto la tecnica del paper cutting, consente all'autore di sfruttare appieno tutte le pagine del libro, altrimenti quelle intagliate verrebbero utilizzate solamente una volta in quanto, quando la pagina è stata incisa da un lato, non si può più utilizzare l'altro in modo differente (quando su una facciata è stata ritagliata una figura, questa risulterà presente in maniera speculare quando la si gira).
Ad esempio nell'opera della Dautremer "Il piccolo teatro di Rebecca" (di cui ho già parlato qui), in cui tutte le pagine sono state intagliate, una delle due facciate di ciascuna risulta semplicemente inutilizzata, tanto che il lettore non deve neppure badarvi: poiché quest'opera è concepita come se dovesse essere un teatrino (puntando quindi a dare l'impressione della profondità e delle tridimensionalità) basta che chi sfoglia il libro si concentri solamente sulle pagine a destra.

Credo che un punto fondamentale de "La mia giungla" sia quello di giocare molto sugli equilibri: il fatto che siano presenti elementi colorati in mezzo a una maggioranza di pagine monocromatiche in bianco e nero aiuta e rendere il tutto meno monotono grazie a pochi ma efficaci tocchi di colore. La complessità delle pagine intagliate è invece controbilanciata dalla semplicità e dalla povertà di dettagli di quelle normali, in cui sono state rappresentate poche e semplici silhouette; la stessa alternanza nero-bianco segue un bisogno di equilibrio cromatico che viene sfruttato al meglio grazie alla tecnica del paper cutting.
Il risultato ottenuto risulta comunque spettacolare e d'effetto.

  
Sopra: Queste immagini riassumono molti degli elementi di cui vi ho parlato sopra e credo rappresentino molto bene lo splendido utilizzo che l'autore ha fatto del paper cutting, riuscendo a ottenne un effetto davvero particolare. Si può intanto osservare la presenza delle due frasi di testo, la prima posta sulla pagina normale nera e l'altra su quella normale bianca. Non mancano nemmeno gli elementi colorati, anche se in questo caso sono stati disegnati sulla pagina a destra nera invece che su quella bianca. Notare inoltre il particolare effetto ottenuto tramite la pagina intagliata, prima nera e poi bianca, girata da un lato e poi dall'altro.

Se Guilloppé nella sua prima opera trasportava il lettore attraverso la foresta, e nella seconda attraverso la savana, in questa l'autore ci farà visitare la giungla, facendocela scoprire in compagnia di un misterioso animale che vi abita. Questo libro, nella sua sobrietà, risulta molto bello, interessante ed stilisticamente equilibrato, grazie allo splendido utilizzo e l'attento studio che è stato fatto della tecnica del paper cutting combinata ad altri piccoli elementi.

"La mia giungla" è stato edito originariamente in francese nel 2012 col titolo "Ma jungle" dalla Gautier Languereau, mentre in italiano è stato pubblicato da L'Ippocampo nel 2013. L'opera è alta 37,5 cm e larga 28,5 cm, ha 36 pagine e costa 18 euro (22,50 l'edizione francese).

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright.

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