lunedì 4 luglio 2016

Tales of macabre di Edgar Allan Poe e Benjamin Lacombe

"Tales of macabre", in originale "Les contes macabres", raccoglie in una pregiata edizione alcuni racconti di Edgar Allan Poe, scritti tra il 1835 e il 1843, accompagnati dalle illustrazioni di Benjamin Lacombe.

Sopra: Vi metto l'immagine della copertina dell'edizione francese in quanto così potete vederne chiaramente i dettagli. Sulla copertina rigida sono infatti stati incisi dei decori, sono inoltre presenti delle piccole immagini che raffigurano dei volti di Poe e dei teschi.

Il volume, come ho detto sopra, è una raccolta di racconti di Poe, uno dei maggiori esponenti del romanzo gotico, che ha apportato comunque delle innovazioni al genere, infatti egli ha sviluppato maggiormente gli aspetti psicologici, esplorando temi come l'ossessione, gli incubi personali, la malattia, la follia e la morte, venendo così considerato anche un precursore del decadentismo. Poe comunque non scrisse solo racconti del terrore, ma anche polizieschi, gialli psicologici, di umorismo e satira letteraria, oltre a poesie.
Quest'opere, in particolare contiene i racconti di: 
"Berenice": Eganeus, il protagonista, nonché narratore, è un intellettuale che soffre di un disturbo ossessivo che lo porta a fissarsi su determinati oggetti. Egli sposa la cugina Berenice, una ragazza allegra e spensierata che però ben presto viene colpita di un male incurabile, che le provoca periodi brevi, ma intensi, in cui la donna entra in catalessi. Anche le facoltà speculative di Eganeus si indeboliscono, finendo per passare le proprie giornate concentrato su particolari insulsi. Un pomeriggio, mentre si trova nel suo studio, gli appare Berenice, che gli sorride, e Eganeus si fissa sui suoi denti, convincendosi che questi sono in realtà le sue idee, e che solamente possedendoli egli ritroverà la propria lucidità ….
"Il gatto nero": la storia è narrata sotto forma di confessione di un omicida, condannato a morte, che vuole rivelare quanto gli è accaduto. L'uomo viveva con la moglie e diversi animali, tra cui un gatto nero, di nome Pluto, il suo preferito. Col tempo il carattere dell'uomo peggiorò, tanto che un giorno, dopo essere tornato a casa ubriaco ed essere stato graffiato dal gatto, afferma che un demone si impadronì di lui, tanfo da prendere la lama di un coltellino e cavare un occhio a Pluto. Poiché quest'ultimo, dopo quanto accaduto, continuava a evitarlo, l'uomo un giorno lo prese e lo impiccò a un albero. Durante la notte la sua casa andrà in fiamme, mentre il protagonista riuscirà a fuggire a stento con la moglie e una domestica. In seguito, per mesi, egli si ritroverà perseguitato dal fantasma del felino, tanto da decidere di prendere un altro gatto della medesima razza di Pluto, anche questo però finirà per attirarsi l'odio del padrone. Il protagonista narratore tenterà di uccidere anche questo gatto, venendo fermato dalla moglie, che finirà per essere uccisa al posto del felino. Per nascondere l'omicidio l'uomo murerà dietro un muro, in cantina, il cadavere della consorte, ma, quando i poliziotti verranno a perquisire la casa, il gatto giocherà al proprio padrone un bello scherzo.


Sopra: Ecco Pluto, il gatto protagonista del racconto "Il gatto nero", senza un occhio, ritratto in bianco e nero da Lacombe e posto al centro di una cornice rossa, in mezzo a uno sfondo nero.

"L'isola della fata": questo non è un racconto del terrore, infatti, all'inizio, l'autore si cimenta in un discorso filosofico sulla potenza di Dio e nella Natura rispetto all'uomo. Il protagonista, dopo essersi sdraiato a riposare sotto un albero, in una valle, assiste a una trasformazione del paesaggio: il fiume ha deviato il suo corso andando a formare un laghetto con al centro un'isola. Intorno all'isola c'è una una fata che conduce una barchetta, continuando a girare attorno all'isola, diventando, giro dopo giro, sempre più debole e scarna, mentre il sole continua a tramontare.
"Il cuore rivelatore": il racconto è la confessione di omicidio di un vecchio avvocato, che il narratore trovava pure simpatico, ma del quale non sopportava l'occhio chiaro, incombente e vitreo, che lo innervosiva e lo faceva diventare matto. Per sette notti il protagonista era entrato nella camera del vecchio per ucciderlo, ma non c'era riuscito in quanto il malvagio occhio non si vedeva, l'ottava notte il vecchio però si sveglia. Il narratore resta quindi fermo un'ora senza muoversi, quando però apre la sua lanterna cieca questa illumina proprio l'occhio del vecchio. Per paura di essere scoperto il protagonista uccide allora l'anziano, nascondendone il cadavere dopo averlo smembrato, contento di non essere mai più turbato da quell'occhio, ma le cose andranno diversamente ….
"La caduta della casa degli Usher": il protagonista narratore riceve una lettera dal suo amico d'infanzia Roderico Usher, che lo supplica di raggiungerlo nella sua casa di famiglia. Il protagonista si reca quindi a far visita all'amico nella casa di qest'ultimo, squallida e diroccata, dove viene subito colpito da un grande senso di tristezza e abbandono. Anche l'amico Usher non è messo bene, egli infatti è pallido, emaciato, e soffre di un'iper sensibilità morbosa; inoltre anche la sorella gemella di quest'ultimo è malata, tanfo da morire pochi giorni dopo l'arrivo del protagonista. Roderico decide di seppellire temporaneamente il cadavere della sorella nei sotterranei della casa, facendosi aiutare dall'amico in visita. Dopo ottono giorni, di notte, durante un temporale, mentre il protagonista sta leggendo un romanzo all'amico per cercare di calmarlo, in casa si sentono continui e strani rumori, uguali a quelli raccontati nel libro che il narratore sta leggendo a Roderico. Quest'ultimo si agita sempre di più, finché la porta della stanza si apre e appare la sua gemella defunta …. 

  
Sopra: In queste immagini (racchiuse anch'esse in una sorta di cornice), tratte dal racconto "La caduta della casa degli Usher",  è ritratta Lady Madeline, la sorella di Roderico Usher. In quella a sinistra sta ancora riposando nella sua bara, mentre in quella a destra la donna si è ormai destata, pronta ad alzarsi per raggiungere e aggredire il fratello. In quest'ultima immagine, in particolare, i colori sono pallidi e smorti, sebbene l'atmosfera rimanga comunque macabra. 

"Il ritratto ovale": il narratore è un uomo che si è rifugiato nella torre di un castello abbandonato, questi trova, all'interno della torre, un libro in cui vengono narrate le storie di tutti i quadri che tappezzano le pareti. Il protagonista rimane particolarmente colpito da uno di questi dipinti: il ritratto ovale di una giovane donna dalla straordinaria vitalità. Poiché il narratore vuole cercare di spiegare la straordinaria attrazione provata per quel quadro, inizia a leggerne la storia riportata nel libro che aveva trovato. La donna ritratta era la moglie di un pittore, che aveva consentito a farsi ritrarre in un luogo freddo e austero, rimanendo in posa molte ore. Il pittore però non era accorto, talmente preso dalla creazione del dipinto, che le lunghe soste in quel luogo avevano portato la moglie a un lento deperimento, che andava di pari passo al completamento dell'opera ….  

  
Sopra: La moglie del pittore de "Il ritratto ovale" è ritratta a sinistra da Benjamin Lacombe, mentre l'illustrazione a destra è opera dell'artista David G. Fores (che ha illustrato i libri de "I colori dimenticati e altri racconti"), il quale si è cimentato anche lui a rappresentare alcuni racconti di Poe. Ho quindi trovato interessante mettere a confronto le due immagini, le quali ritraggono il medesimo soggetto.

"Morella": il narratore racconta di aver conosciuto Morella molti anni addietro, e di esserne subito rimasto attratto, tanto sa sposarla. La donna, erudita, trasmette il proprio sapere al marito, con una predilezione per le letture mistiche. A poco a poco l'inquietudine e l'orrore che gli procurano il pensiero e i discorsi della moglie lo turbano sempre di più, così, quando la moglie si ammala e peggiora progressivamente, egli attende con ansia la sua morte. Chiamato l'uomo al proprio capezzale Morella gli comunica di portare in lei "un pegno di quell'affetto (…per quanto piccolo) che egli ha provato per me". Così la donna partorisce una bambina, che il protagonista cresce ricomprendo di attenzioni, ma alla quale non permette di avere contatti col mondo esterno. A mano a mano che la bambina cresce assomiglia sempre più alla madre, nelle fattezze e nello spirito. L'uomo si sente così invaso nuovamente da una profonda sensazione di orrore, la stessa che gli provocava la moglie, tanto da decidere, durante il  battesimo della figlia, di chiamarla Morella. Appena pronunciato il nome il volto della bambina si tinge dei "colori della morte" e, cadendo a terra, risponde: "Eccomi"...
"Ligeia": un uomo si perde nel ricordo della persona amata, Ligeia, morta in seguito a una malattia. Il protagonista anni dopo si risposa con un'altra donna, Lady Rowena Trevanion, dopo aver acquistato un'antica e isolata abbazia. Perseguitato dal ricordo di Ligeia l'uomo abusa sempre di più dell'oppio, cominciando a detestare cordialmente la nuova consorte, che nel frattempo si ammala, udendo voci e vedendo figure simili a spiriti. Mentre l'uomo dà alla moglie un vino curativo, questo scorge sul pavimento un ombra che non dovrebbe esserci…. 
Dopo i racconti è presente un capitolo che tratta della vita e delle opere di Poe, scritta da Charles Boudelaire, successivamente segue una parte con le note riguardanti tutti i capitoli. Infine, l'ultima parte del libro è dedicata alle biografie e alle bibliografie di Edgar Allan Poe, Charles Boudelair e Benjamin Lacombe.

Per quanto riguarda le illustrazioni realizzate da Lacombe, trovo che siano molto adatte a questi racconti di Poe. Lo stile dell'artista, onirico e surreale, con un tocco di macabro, si adatta perfettamente ai racconti gotici e decadenti dello scrittore, dando luogo a una perfetta fusione di testo e immagini, allo scopo di immergere il lettore nelle morbose, soffocanti e macabre atmosfere del romanzo.
Le illustrazioni sono evocative e molto curate, nel volume sono presenti sia disegni in bianco e nero, sia a colori. Nell'ultimo caso le tinte che predominano sono solitamente il rosso, il nero e il bianco; sebbene ci siano anche illustrazioni sui toni del marrone, del grigio e del nero. In ogni caso presentano tutte toni intensi e piuttosto cupi, che ben si adattano alle atmosfere dei racconti.
Un particolare interessante di queste immagini, è che molte sono state inserite all'interno di cornici.

  
Sopra: A sinistra l'immagine raffigura Berenice, protagonista femminile dell'omonimo racconto (anche se questa illustrazione non è inserita all'interno del racconto, ma all'inizio del libro), dalla carnagione molto pallida, in contrasto con l'abito nero e lo sfondo rosso. Nell'immagine a destra non è presente il rosso, ma la scena è dominata da tinte scure (come il nero e il grigio scuro) accompagnate da punti luci che hanno colori più chiari (le candele e le finestre).

  
Sopra: "Morella" la protagonista femminile dell'omonimo racconto, è qui rappresentata da Lacombe in compagnia di due volatili: una civetta bianca, considerata portatrice di saggezza e conoscenza (Morella in effetti è una donna molto erudita), e un cigno nero. Il cigno (bianco però) è simbolo di fedeltà coniugale, spiritualità ed è legato ai viaggi nell'aldilà, ma anche alla superbia, mentre il cigno nero, in particolare, è associato al demonio.

Questa è una pregiata raccolta di alcuni racconti di Edgar Allan Poe, accompagnati dalle splendide, vivide e macabre illustrazioni di Lacombe, con tanto di note, biografie e bibliografie. Un'edizione curata in ogni dettaglio: oltre alla cura nel realizzare la copertina, infatti, i capilettera di ciascun racconto sono stati decorati; all'interno non tutte le pagine sono bianche, ma alcune sono nere o grigie, con scritte bianche; poi, i titoli di ciascun racconto sono stati posti in una facciata a parte, al centro di cornici tutte decorate. Inoltre, i bordi esterni delle pagine (i contorni), detti "tagli" (taglio di testa, taglio davanti e taglio di piede), sono statti colorati di rosso (almeno nella mia edizione, quella in inglese) in modo che visto dall'esterno il libro risultasse tutto nero e rosso.

L'opera è stata pubblicata, in originale, nel 2009 dalla Soleil edition per la Collection Metamorphose; mentre l'edizione inglese è stata edita nel 2012 dalla casa editrice Archaia. Il libro ha 220 pagine, misura 28,3 cm d'altezza e 20,4 cm di lunghezza e costa 29,95$ (29, 95 euro la versione francese), mentre l'edizione inglese costa meno di 23 euro.

Tutti i diritti appartengono ai legittimi proprietari, non vi è alcun intento di infrangere il copyright. Le immagini e i testi sono utilizzati a scopo puramente informativo.

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